Nasce la rivista on – line del Circolo Culturale Giorgio Almirante Genova
“Vogliamo costruire un mondo che si possa amare e sentire nostro, dall’aria che respiriamo all’acqua che beviamo, dalla terra che coltiviamo alla casa che abitiamo, dove il lavoro sia costruzione del futuro prima ancora che ricerca della ricchezza, dove i vecchi siano considerati un patrimonio comune e dove i figli possano nascere e crescere in una famiglia formata da un padre ed una madre, un paese insomma dove si possa vivere con rispetto e morire con dignità. Un paese dove la politica non sia avvilita alla strategia del consenso a tutti i costi, ma sia alla ricerca dell’utopia: la realizzazione di un mondo a misura d’uomo, e dove le nostre idee ne possano rappresentare la speranza.”
Augusto Casarino
Presidente del Circolo Culturale Giorgio Almirante
Marchionne e il progetto serbo (di Sandro Pescopagano)
Adriano Olivetti. Architetture sociali (di Giorgio Ballario – da Il Fondo di Miro Renzaglia)
Unione Europea: un’alternativa potenziale nell’area del Pacifico? (di Maria Serra – da Eurasia rivista di studi geopolitici)
Connery, il burbero baronetto indifferente allo star system (di Stenio Solinas)
Gli Ogm e il lessico della legalità
Ancora (!) su destra e sinistra (di Alessandra Colla)
Quando finì la crescita (di Pino Cabras)
L’Arma più forte/4. Vecchia guardia
Destra ultrasonica e cultura di destra (di Piero Vassallo)
Un sistema economico strutturalmente irrecuperabile (di Gilles Bonafi)
Glocalismo, l’alternativa strategica alla globalizzazione (di Francesco Bevilacqua)
Piantar l’albero per chi seguirà (di Alain de Benoist)
I Campi Hobbit fuori dagli stereotipi (di Fiorello Cortiana)
Culture d’imprese: la mediocrità al potere! (di Enea Franza)
Open Source nella Pubblica Amministrazione: facciamo i conti?
Aridatece l’Iri (di Miro Renzaglia – da Il Fondo Magazine)
Perché fu anticipato “quel” 25 Luglio 1943 (di Filippo Giannini)
La Divisione ‘AcquiI’ a Cefalonia e l’8 Settembre ( di Massimo Filippini)
Pound, Jefferson, Adams e Mussolini (di Giano Accame)
Gerard Celente: la recessione va verso la depressione (Daniel Tencer – da Informationclearinghouse.info)
Gli stipendi d´oro della politica (di Tito Boeri)
Senza Interessi. L’intervista a Margrit Kennedy sulla moneta libera da interesse (di Giorgio Simonetti)
“Chi è veramente solvibile? I poveri. Il microcredito dev’essere fatto rientrare nel sistema principale dell’economia finanziaria”
Come riscoprire l’incanto del mondo? Chiedetelo a Chesterton e Tolkien (di Alison Milbank – da Il Sussidiario)
Distinti salumi (di Eugenio Benetazzo)
I sette colori di Robert Brasillach (la recensione di Piersandro Pallavicini)
L’assurdo di importare tutto dalla Cina (di Gianlini – da Cobraf)
La democrazia dell´acqua e l´economia dei cowboy (di Vandana Shiva)
La globalizzazione selvaggia (di Roberto Marchesi)
Disfunzioni di un sistema. La causa del popolo (di Alain De Benoist)
Il Giappone fra normalizzazione e richiesta di sovranità (di Matteo Pistilli – da Eurasia rivista di studi geopolitici)
Settembre 1943: la tragedia della Divisione Acqui a Cefalonia (di Massimo Filippini)
Riproponiamo quella “Meravigliosa Utopia” (di Filippo Giannini)
Il buon vento dell’eolico (di Dina Galano)
Il regno di Narciso (di Alain de Benoist)
Gli Ogm fuori controllo negli Usa (di Natasha Gilbert )
Sulla socializzazione/4 (da Il Fondo di Miro Renzaglia)
I 70 anni “eretici” di Franco Cardini (di Luigi G. de Anna)
cenni sull’origine della crisi finanziaria … da “crack Finanziario” (di Enea Franza)
“L’eterno conflitto tra capitale e lavoro “ (di Enea Franza)
Crispi, “il cospiratore” sconfitto da Milano (di Sergio Romano)
Bocca il “partigiano” sdoganò il Duce prima di Pansa (di Marcello Veneziani)
la nuova Cina che abbiamosottovalutato (di Vladimiro Giacchè)
Tagli alle corse degli autobus a Genova? Sentiamo i cittadini (di Gino Salvi)
Il testamento politico di Francesco Cossiga
La Russia di Putin secondo Alexandr Dughin (di Christian Bouchet)
Cari amici finiani che ci fate con Fini? (di Marcello Veneziani)
Cossiga compie 80 anni: Moro? Sapevo di averlo condannato a morte (Aldo Cazzullo intervista Francesco Cossiga)
Gli americani non credono più nelle istituzioni (e negli intellettuali) – di Daniela Coli – da L’Occidentale
La visione del mondo non si basa sui libri, ma su di una forma interiore e su una sensibilità, aventi carattere non acquisito, ma innato. Si tratta essenzialmente di una disposizione e di un atteggiamento, non già di teoria o di cultura… Se la nebbia si solleverà, apparirà chiaro che è la visione del mondo ciò che, al di là di ogni “cultura” deve unire o dividere, tracciando invalicabili frontiere dell’anima: che anche in un movimento politico essa costituisce l’elemento primario, perché solo una visione del mondo ha il potere di cristallizzare un dato tipo umano e quindi di dare un tono specifico ad una data comunità.
Julius Evola “Gli uomini e le rovine”
Visita il sito: http://circologiorgioalmirante.blogspot.com/
circologiorgioalmirante@yahoo.it
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